Spezzatino patate e Lugana DOC


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Il Lugana è un vino DOC la cui produzione è consentita nelle province di Brescia e Verona. Il nome della denominazione deriva dalla frazione omonima sita nel comune di Sirmione in Provincia di Brescia. Si presenta con colore paglierino o verdolino con tendenza al giallo leggermente dorato con l’affinamento, un odore delicato, gradevole e caratteristico ed un sapore fresco, morbido, armonico, con eventuale leggera percezione di legno o leggermente fruttato

Si distingue in Lugana Superiore, Lugana riserva, Lugana Vendemmia Tardiva e Lugana spumante. Il primo, il Lugana Superiore si presenta con un colore paglierino o verdolino, con tendenza al giallo dorato con l’invecchiamento, un odore delicato e gradevole ed un sapore  morbido, da secco all’abboccato, armonico, corposo, con eventuale leggera percezione di legno. Il Lugana riserva ha un colore paglierino, con tendenza al giallo dorato con l’invecchiamento, un odore delicato, gradevole e caratteristico ed un sapore secco, morbido, da secco all’abboccato, armonico, corposo, con eventuale percezione di legno. Il Lugana Vendemmia Tardiva ha invece un colore giallo dorato con tendenza all’ambrato all’invecchiamento, un odore intenso, gradevole e sempre caratteristico, ma dal sapore armonico, vellutato, dall’amabile al dolce, di corpo, con eventuale percezione di legno. Infine il Lugana spumante ha una spuma fine e persistente, un colore paglierino più o meno intenso con eventuali riflessi dorati, odore fragrante con sentore di fruttato quando è spumantizzato con il metodo Charmat, bouquet fine composto proprio della fermentazione in bottiglia quando è spumantizzato con il metodo classico ed un sapore fresco, sapido, fine ed armonico.

Il Vino Lugana viene prodotto nella zona del basso Garda, su un particolare terreno molto argilloso, residuo delle ultime glaciazioni, ossia la base di quello che era il ghiacciaio che formò il lago di Garda. Questa parte dell’area gardesana è famosa anche per i resti dell’età del bronzo, con reperti tuttora visibili che vanno dal bronzo antico al bronzo moderno. Area molto importante anche durante il periodo romano, in quanto era il passaggio naturale tra est ed ovest. Resti romani un po’ in tutta l’area. Il periodo delle Signorie vede in particolare la signoria della Scala primeggiare, resti importanti a Sirmione (il castello) e a Peschiera del Garda (resti del castello e della Rocca fortificata su base romana). Periodo veneziano (1440 – 1797) (città fortificata di Peschiera del Garda e altro), periodo francese e poi regno absburgico fino al 1860 circa. L’area passa al regno d’Italia definitivamente dopo la prima guerra d’indipendenza. È controverso che da Lugana derivi il nome della tipica salsiccia fresca lombarda la luganega che altri vuole invece che derivi da Lucania.

cart Lista ingredienti per 4 persone:

  • 1 kg di carne di manzo
  • 1 cipolla bianca
  • 2 coste di sedano verde
  • 2 carote
  • brodo vegetale o di carne
  • 1 bicchiere di Lugana Superiore DOC
  • farina 00
  • sale rosso delle Hawaii
  • pepe nero
  • bacche di ginepro
  • qualche foglia di alloro fresco
  • olio extravergine d’oliva

time Tempo di preparazione: 20 minuti

In una padella antiaderente soffriggete la cipolla, il sedano, la carota tritati finemente con poco olio. Nel frattempo infarinate la carne in poca farina e in una seconda padella scottatelo qualche minuto affinché le fibre si chiudano. Quando il soffritto di verdure sarà pronto, unite la carne e sfumate con il vino, facendolo evaporare a fiamma alta. Aggiungete un paio di mestoli di brodo bollente, aggiungete quindi qualche bacca di ginepro e l’alloro. Regolate di sale e di pepe, quindi chiudete con il coperchio e fate cuocere a fiamma bassa per circa 1 ora e 30 minuti, mescolando di tanto in tanto.

Servite caldo accompagnato con della polenta abbrustolita o se preferite, più leggero, con del riso basmati sbollentato. Ottimo secondo piatto, o piatto unico completo ed equilibrato, apprezzato da tutta la famiglia da abbinare ad un buon Valpolicella Ripasso Superiore.

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