Torta di Mela Renetta


torta di mela renetta

Le mele sono fra i frutti più popolari nel nostro paese, merito del loro sapore dolce ma non in misura eccessiva, del loro ridotto contenuto calorico al quale si accompagna un elevato apporto di vitamine, della lunga e semplice conservazione, grazie cui è possibile farne grandi scorte, e della grande varietà. In base ai gusti personali e all’impiego possiamo, infatti, scegliere tra molte varietà di mele, fra le quali le renette dalle note leggermente aspre, le dolci annurche, le granny Smith un poco acidule, le mele delizia dall’intenso profumo e le amatissime renette. La mela renetta è il frutto carnoso per eccellenza, appartenente alla famiglia delle Rosacee e alla specie Malus Domestica. Di origini quasi certamente francesi, pare infatti che provenga dalla Valle della Loira, al giorno d’oggi la sua coltivazione è ampiamente diffusa soprattutto nei paesi mediterranei, mantenendo comunque nella sua madrepatria il primato di bontà e apprezzamento. Il suo nome deriva dal francese reine, letteralmente regina, tradotto in italiano con il termine Renetta. In Italia le regioni in cui è diffusa maggiormente la produzione di Renette è il Piemonte e la Valle D’Aosta, luoghi in cui questo frutto è particolarmente consumato. Questa varietà predilige un clima fresco e si è ben adattata anche al clima alpino delle regioni settentrionali italiane. La raccolta delle mele Renetta avviene generalmente a Settembre, tutti i frutti vengono poi riposti in apposite dispense e lasciati maturare fino alla primavera. La mela dunque cambia il suo aspetto e alcune delle sue caratteristiche a seconda del livello di maturazione. Il frutto a livello generale si presenta di media grandezza, dalla forma tondeggiante e dal peso medio di 200 grammi, buccia giallo verdognola, a seconda del livello di maturazione, punteggiata di un color ruggine e caratterizzata da polpa chiara. La Renetta ben matura d’inverno è contraddistinta dalla buccia liscia e dalla polpa morbida e consistente, dal sapore aromatico, dolce ma leggermente aspro. Le mele primaverili sono invece caratterizzate da un buccia un po’ rugosa e dalla polpa meno compatta e più zuccherina. Quelle invece che troviamo d’estate restano pastose e molto dolci e anche se all’esterno appaiono leggermente avvizzite. La mela è un prodotto molto apprezzato, mangiato sia fresco che cotto, da solo o in elaborate ricette, insomma un frutto sempre verde che continua a raccogliere consensi in tutte le sue varianti.

cart Lista ingredienti:

  • 4 Mele Renette
  • 3 uova fresche
  • 70 g di burro di malga
  • 250 g di zucchero
  • 300 g di farina 00
  • 1 bustina di lievito per dolci
  • 1 bicchiere di latte intero
  • 1 limone biologico

time Tempo di preparazione: 15 minuti

Montate gli albumi a neve ferma.

Lavate, pelate le mele e tagliatele e fettine sottili e regolari e mettetele in una ciotola con del succo di limone affinché non anneriscano durante la preparazione.

In una grande ciotola mettete invece i tuorli con lo zucchero e montare con l’aiuto di un frullatore elettrico fino a quando si otterrà una crema bianca e spumosa; unite quindi il burro a pezzettini e continuare a frullare. Quando la crema sarà ben montata unite il latte.

Unite quindi la farina setacciata, la scorza del limone grattugiato, il lievito ed infine gli albumi montati a neve, facendo attenzione a mescolare dal basso verso l’alto per non smontare la crema.

Unite le mele all’impasto, conservandone alcune per la decorazione finale.

Imburrate una tortiera e spolverizzatela con poca farina; versatevi il composto e decorate con qualche fetta di mela posizionata a raggiera.

Cuocete a forno caldo per circa 40-45 minuti a 160 gradi, verificando comunque la cottura con il classico stecchino al centro della torta.

Servite la torta calda, in modo che sprigioni tutti i profumi ed i sapori di questo splendido frutto, magari accompagnata da una pallina di gelato alla vaniglia, che darà un’interessante contrasto di temperature. Se la lasciate freddare potete decorare con dello zucchero a velo in superficie.

Accompagnate il dolce, non troppo zuccherato e delicato, con un calice di Albana di Romagna dolce.

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