Riso rosso selvaggio con cuori di carciofo e stracchino


riso selvaggio con cuori di carciofo e stracchino

Il riso selvaggio e’ una varietà di grano proveniente dal Nord America, estratto da una pianta chiamata zizania acquatica; quindi a dispetto del nome il riso selvaggio non e’ propriamente un riso, anche se molto somigliante per forma e gusto. Attualmente i maggiori profitti sono il Minnesota e la California, ma anche in Italia sta cominciando una coltivazione nelle risaie tra il Piemonte e la Lombardia. Si presenta con chicchi affusolati, lunghi circa 1 cm e molto sottili. Ha un colore che varia dal rosso-Bruno al nero. Rispetto ad altri tipologie di cereali, ha un maggior contenuto dì proteine e fibre, quindi adatto ad un’alimentazione dietetica e sana. Ha un sapore particolare, ricorda quello della castagna e si presta nella preparazione di insalate, tortini o comunque abbinato a verdure o crostacei. Prima di utilizzarlo è necessario lavarlo sotto acqua corrente e cuocere con le proporzioni di 1 parte di riso e 3 di acqua salata.

cart Lista ingredienti per 4 persone:

  • 320 g di riso selvaggio
  • 6 cuori di carciofo (anche surgelati se non di stagione)
  • 150 g di stracchino
  • una noce di burro
  • parmigiano reggiano gratuggiato
  • 1 scalogno
  • timo
  • brodo  vegetale
  • 1 limone biologico
  • sale
  • pepe

time Tempo di preparazione: 50 minuti

In una casseruola fate rosolare lo scalogno con la noce di burro, unite il riso e tostate a fiamma vivace per qualche minuto; aggiungere il brodo vegetale a piccole dosi per 35 minuti continuando a mescolare. Tagliate i cuori di carciofo a listarelle sottili ed uniteli al riso, insieme alla scorza del limone gratuggiata, il timo tritato e mescolate, continuando ad aggiungere brodo non appena si asciughi troppo. A cottura ultimata (50 minuti), spegnete il fuoco e mantecate con lo stracchino, il parmigiano aggiustando di sale e pepe.

Per ridurre i tempi di cottura potete sostituire il riso selvaggio con un’altro tipo di cereale, ma il risultato finale di questa ricetta vi assicuro che stupirà.

Servite il piatto unico con un bianco di Orvieto, morbido e di buon carattere, ha gran corpo e una discreta acidità.

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