Ossobuco al Soave DOP


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Il Soave è un vino bianco DOC prodotto nella provincia di Verona da grappoli di uva Garganega. Il Soave rappresenta da solo con i suoi 500.000 ettolitri il 40% della produzione a DOC della provincia di Verona, dove sono concentrati il 14% delle DOC italiane ed il 60 % delle DOC venete. I vini prodotti nella DOC Soave sono: Soave DOC, Soave Classico DOC, Soave Superiore DOCG, Recioto di Soave DOCG. Dal punto di vista organolettico ha un colore delicato, un naso nitido ed uno sviluppo gustativo rapido ed appagante che non induce ad assuefazione neppure dopo lunghi periodi di consumo. Il colore è giallo paglierino tendente a volte al verdognolo; l’odore è vinoso con caratteristico profumo intenso e delicato ed il sapore asciutto, di medio corpo e armonico, leggermente amarognolo.
La Garganega non possiede una aromaticità spiccata, ma un piccolo patrimonio di profumi di cui la mandorla e i fiori bianchi sono i più nitidi; ha uno sviluppo biologico molto lungo, tanto da giungere a maturazione in ottobre; ha una buccia dura e particolarmente gialla (quasi rossa) quando è matura. Non ha un’acidità preponderante ma piuttosto un interessante equilibrio di estratti e zuccheri. Il Trebbiano di Soave storicamente molto presente nei vigneti ha lasciato sempre più posto all’esuberanza della Garganega. Solo in questi ultimi anni sta riproponendosi come ideale partner per tracciare nuovi profili enologici per il Soave del futuro combinando la sua sapidità e vivacità con la struttura e la densità tipiche della Garganega.La zona di produzione del Soave è situata nella parte orientale dell’arco collinare della provincia di Verona (a nord dell’Autostrada Serenissima, tra il 18º e il 25º km tra Verona e Venezia). Essa comprende in tutto o in una parte i territori dei comuni di Soave, Monteforte d’Alpone, San Martino Buon Albergo, Lavagno, Mezzane di Sotto, Caldiero, Colognola ai Colli, Illasi, Cazzano di Tramigna, Roncà, Montecchia di Crosara, San Giovanni Ilarione e San Bonifacio. Con il riconoscimento della DOCG al Recioto di Soave e successivamente con le nuove delimitazioni per il Soave superiore DOCG, l’area di produzione è stata sostanzialmente divisa in tre sottozone quasi equivalenti per dimensione e per consistenza viticola.
La Zona più antica, detta anche zona storica, delimitata per la prima volta nel 1931 e coincidente con il Soave Classico, si trova sui rilievi collinari dei comuni di Monteforte d’Alpone e Soave ed è interessata da una superficie vitata di 1.700 ettari. La seconda zona, praticamente tutta collinare, va da San Martino Buon Albergo a Roncà interessando i rilievi della Val di Mezzane, Val d’Illasi, Val Tramigna e Val d’Alpone e costituisce la sottozona Colli Scaligeri, che comprende 2.400 ettari. La terza zona del Soave DOC è situata nelle aree più o meno pianeggianti delle vallate già citate per una superficie di circa 2.400 ettari.
L’orografia si presenta assai diversificata con zone pianeggianti (pianura di Soave e di Monteforte) ed altre collinari dalle altitudini e dai versanti molto variabili; altrettanto dicasi per l’origine e lo stato attuale dei suoli nei quali si riconoscono terreni calcarei, basaltici, detriti di falda e terreni depositati dalle alluvioni dei corsi d’acqua. L’origine del suolo è prevalentemente vulcanica, e questo lo differenzia dalle altre aree storiche del Bardolino e della Valpolicella. Il clima è mite e temperato con precipitazioni comprese tra i 700 e i 900 mm all’anno concentrate prevalentemente in primavera e in autunno.

 

cart Lista ingredienti per 4 persone:

  • 4 ossibuchi di manzo
  • farina 00
  • 50 g di burro fresco
  • olio extravergine di oliva
  • sale
  • pepe nero
  • 1 bicchiere di Soave DOP

time Tempo di preparazione: 10 minuti

Lavate ed asciugate bene la carne; incidete i bordi per evitare che in cottura si arriccino, infarinateli leggermente e metteteli in una padella dove avrete fatto sciogliere un bel pezzo di burro con dell’olio.

Rosolateli da entrambi i lati a fiamma vivace, sfumate con il Soave e chiudete il coperchio. Fate cuocere lentamente a fiamma dolce per circa 40 minuti, girandoli di tanto in tanto.

A cottura quasi terminata salate e pepate da entrambi i lati.

Servite caldi come ottimo secondo piatto accompagnati da un contorno di verdure, magari del finocchio tagliato sottilmente, una buona fetta di pane casereccio ed ovviamente la bottiglia di ottimo Soave DOP fresco.

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